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Vicenza: alla scoperta della città dell’oro fra i tesori di Andrea Palladio

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Itinerario alla scoperta di Vicenza. Città dell’oro e dei tesori architettonici di Andrea Palladio

Vicenza è una fra le più antiche città del Veneto ed è conosciuta soprattutto per i palazzi realizzati dall’architetto Andrea Palladio nel Rinascimento. La sua storia, però, si lega anche ad un mestiere antico tramandato di generazione in generazione e che ha reso famosa la città in tutto il mondo: la lavorazione dell’oro.

Il primo documento che attesta questa caratteristica risale al 1399, ovvero l’atto di costituzione della Fraglia degli Orafi di Vicenza che raggruppava 150 artigiani. Ai tempi, la bravura dei maestri orafi vicentini veniva già apprezzata dai nobili veneziani e, ancora, dalla Chiesa che, periodicamente, richiedeva loro la realizzazione di preziosi manufatti. Il settore si sviluppò ulteriormente dal 1800 quando accanto ai laboratori artigiani, iniziarono a nascere vere e proprie aziende, di piccole dimensioni e a conduzione famigliare.

IL MUSEO DEL GIOIELLO

Questa storia è valorizzata in piazza dei Signori, cuore pulsante della città, ed in particolare sotto le logge della Basilica Palladiana, dal 1994 patrimonio Unesco, dove si trova il Museo del Gioiello.

Si tratta del primo spazio espositivo in Europa e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente all’arte orafa e alla gioielleria. Progettato dalla Fiera di Vicenza e realizzato in partnership con il Comune, il museo offre un’originale esperienza estetica e conoscitiva sul gioiello, valorizzando un oggetto antichissimo e profondamente radicato nella cultura umana.

Il gioiello, infatti, è un simbolo di potere, religione, regalità, patriottismo, fortuna, protezione, amicizia, famiglia, amore e anche lussuria e l’allestimento curato da Alba Cappellieri, professoressa di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del gioiello in Italia, valorizza questi aspetti approfondendo storia e curiosità legati all’arte orafa.

Dai talismani per godere della benevolenza divina, ai sigilli imperiali, ai gioielli ornamentali ed artistici passando per i monili regali ogni sala espositiva vi sorprenderà con pezzi unici e da collezione appartenenti anche a Van Cleef, Arpels, Tiffany, Bvulgari e Cartier.

IL TEATRO OLIMPICO

Fra le strade del suo centro storico Vicenza ospita anche un altro “gioiello” dell’architettura di Andrea Palladio: il teatro Olimpico in piazza Matteotti.

Era il 1580 quando il celebre architetto, che all’epoca aveva 72 anni, ricevette l’incarico dall’Accademia Olimpica di realizzare una sede teatrale stabile in città. Ideò il progetto ispirandosi ai teatri romani descritti da Vitruvio: una cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e un maestoso proscenio su due ordini architettonici, aperto da tre arcate e ritmato da semicolonne, all’interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi ed una serie di espedienti ottici.

Il Palladio concluse il disegno pochi mesi prima della sua morte e ma non lo vide mai realizzato. Fu il figlio Silla a curarne l’esecuzione dei lavori consegnando il teatro alla città nel 1583. La prima rappresentazione, in occasione del Carnevale del 1585 fu memorabile: la scelta ricadde su una tragedia greca, l’Edipo Re di Sofocle, e la scenografia riprodusse le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco prospettico. L’artefice di questa meraviglia fu Vincenzo Scamozzi e l’effetto fu così ben riuscito che queste sovrastrutture lignee sono diventate parte integrante del teatro oggi patrimonio dei vicentini e dell’umanità.

Commenti:

  • newwhitebear

    8 Maggio 2019

    gran bella città Vicenza

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