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5 COSE DA FARE E VEDERE A YANGON

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Le strade di Yangon nascondono mille storie e volti di un popolo che sta cercando di aprirsi alla globalizzazione senza tradire le proprie origini.
Esplorare la città significa non solo ammirare un passato fatto di splendore e decadenza, ma anche un presente di pace e caos. Yangon, infatti, offre angoli sconosciuti, dove il tempo sembra essersi fermato, ma anche quartieri dove la modernità è arrivata troppo velocemente.

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1) LAGO KANDAWGYI

Questo lago artificiale, noto anche con il nome di “Royal lake”, si trova poco distante dalla Shwedagon Pagoda. Il bacino d’acqua è circondato da un grande parco in cui le persone del posto si ritrovano per passeggiare, fare sport, visitare lo zoo o altre attrazioni turistiche tra cui il Karaweik Palace, riproduzione in cemento di una barca reale birmana che al suo interno ospita un ristorante dove ogni sera vengono proposti spettacoli di danze tradizionali.

2) LA SULE PAYA E IL QUARTIERE MODERNO

Nel distretto economico della città ho scoperto una realtà molto diversa da quella vista nelle prime ore in Myanmar. Una realtà fatta di grattacieli, alberghi lussuosi, negozi alla moda frequentati da turisti, businessman e benestanti, ma anche di zone multietniche e bambini soli, seduti agli angoli delle strade con la manina tesa a chiedere l’elemosina. In mezzo a questa variegata umanità spiccava in mezzo alla strada la Sule Paya, antico tempio di 2mila anni nonchè punto di partenza per l’itinerario alla scoperta della storia coloniale della città.

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3) ITINERARIO TRA I PALAZZI COLONIALI

Ciò che resta del colonialismo inglese a Yangon sono architetture meravigliosamente fatiscenti.
I fasti del passato restano nelle linee signorili degli edifici, ma il presente è fatto di finestre rotte, topi, cani randagi che sonnecchiano davanti ai portoni d’ingresso dei palazzi in stile liberty.
Dagli edifici escono grovigli di rami che con prepotenza cercano la luce bucando tetti e finestre di quelle che un tempo erano dimore di ambasciatori, mercanti, consoli e imprenditori.
A est della Sule pagoda sorge la City Hall, oggi colossale municipio con decorazioni tradizionali come statue e disegni di pavoni e serpenti. Di fianco a questo c’è l’ex Immigration Department un tempo sede di un grande magazzino detto l’Harrods d’Oriente, mentre davanti sorge una grande piazza dove spicca per il suoi mattoni rossi e la torre campanaria quella che era l’Hight Court.
Dalla piazza scendendo a sud, verso il fiume, verso Strand Road si incontrano numerosi edifici un tempo sede delle autorità inglesi ed oggi in stato di semi abbandono.
Cuore della vita coloniale era Pansodan Street dove sorgevano le sedi di banche e di compagnie fluviali. Percorrendola da sud e nord si ritorna alla Sule Paya concludendo così un piccolo viaggio a ritroso nel tempo.

4) INYA LAKE

Conoscere la storia della Birmania significa conoscere la vita della sua attuale leader nonchè premio Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi. La casa, dove fu reclusa per molti anni dal regime militare, si trova vicino al lago Inya, all’università di Yangon e alle ambasciate, lungo la University Ave Road.
Il quartiere è molto ricco e composto da ville in stile hollywoodiano che contrastano con la povertà di altre zone della metropoli. Ogni casa è protetta da alti cancelli e guardie, per cui non è stato facile capire quale fosse l’abitazione di Aung San Suu Kyi. In mezzo a questo sfarzo, però, ci sono angoli di pace come l’Inya Kan Pyar Monastery.
Un monastero buddista affacciato sul lago, immerso nel silenzio di una natura circondata dal cemento della città in espansione. Un luogo in cui prendersi il tempo per riflettere su come si sta evolvendo il Myanmar, fra tradizione e innovazione.
Un luogo dove respirare la pace grazie ai sorrisi dei monaci.
Un luogo che resiste alla modernità grazie a rituali millenari intensi e magici.

5) PEOPLE’S PARK

Esiste un luogo a Yangon dove si ritrovano tutti gli innamorati per scambiarsi baci fugaci: è il People’s Park. Questo parco è famoso non solo per il luna park con giostre fatiscenti ma funzionanti, ma soprattutto per la sua Love Walk, una passeggiata in cui le persone innamorate possono trovare angoli in cui appartarsi. La love walk, infatti, ha numerose panchine divise le une dalle altre da buffe sagome di cartone. Inoltre, per avere maggiore privacy, tutti gli innamorati si portano dei grandi ombrelli che aprono e posizionano sulle panchine per difendere il loro amore da sguardi indiscreti.

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