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Doi Inthanon: la vetta più alta della Thailandia

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Itinerario alla scoperta del Doi Inthanon, la montagna più alta della Thailandia tra cascate e giardini segreti

Lo scrittore Erri De Luca una volta disse “Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso”.
La vetta raggiunta nel mio viaggio in Thailandia è quella del Doi Inthanon, 2.565 metri sul livello del mare, la montagna più alta del paese nella catena montuosa del Thanon Thong Chai che si estende a sud della catena del Daen Lao.


In passato questa cima era conosciuta con i nomi di Doi Luang, “grande montagna”, o Doi Ang Ka, che significa “l’alto stagno dei corvi” poiché alla sua base c’era un laghetto in cui si abbeveravano gli uccelli. Il suo nome attuale, però, è legato alla figura del Re Inthawichayanon. Fu uno degli ultimi sovrani di Chiang Mai e cercò di preservare la bellezza delle foreste del Nord. La storia, infatti, narra che il Re ordinò di essere seppellito sul Doi Luang e da allora la montagna fu chiamata in suo onore: Doi Inthanon

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COME ARRIVARE SUL DOI INTHANON

Fra nebbia e foreste pluviali, sono giunta sulla vetta più alta della Thailandia grazie ad un tour organizzato che, prima di raggiungere la grande montagna, mi ha permesso di scoprire alcune delle bellezze naturalistiche del Parco Nazionale di Doi Inthanon.  

Ricco di flora e di fauna, in particolare di varie specie di uccelli, il parco con le sue cascate, i sentieri naturali, i villaggi tribali di Hmong e Karen ,è una delle maggiori attrattive della Provincia di Chiang Mai. Questa montagna, oltre ad essere una meta ambita da naturalisti ed appassionati del bird-watching, ospita numerose specie di orchidee, più di 400 specie di uccelli, l’orso bruno asiatico e il macaco.

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Doi Inthanon, Chiang Mai

Il rispetto per la natura della popolazione locale ha permesso la creazione di sentieri ben tracciati nel fitto della giungla. Passeggiando sotto intrecci di rami e fiori tropicali, il canto degli uccelli ha lasciato il posto al boato generato dall’impatto dell’acqua contro le rocce.

Lo spettacolo che mi si è aperto davanti agli occhi era di grande forza e bellezza e portava i nomi di Wachiratan waterfall e Sirithan waterfall: due delle maggiori cascate della provincia di Chiang Mai. 

Se la natura selvaggia mi ha meravigliata, di grande fascino erano anche le colline terrazzate dei villaggi tribali Hmong e Karen. Poche baracche immerse in una valle fertile abbracciata da gentili colline sapientemente coltivate dalla mano dell’uomo.
Nelle casette in legno, donne orgogliose tessevano sciarpe dai tessuti morbidi, mentre i bambini, scalzi, giocavano con poche e semplici cose.

I TEMPLI E IL GIARDINO DELLE ROSE

Proseguendo nell’itinerario la quotidianità di quelle persone ha lasciato il posto ad una nebbia grigia e spessa che ha ammantato la vetta più alta della Thailandia nascondendo le imponenti sagome dei Phra Mahathat Naphamethanidon & Naphapholphumisiri le due pagode costruite per commemorare i sessant’anni di Sua Maestà Re Bhumidol Adulyadej e della Regina Sirikit.

Non potendo ammirare i giardini di rose ai piedi delle pagode ho intrapreso un trekking nel fitto della foresta pluviale. Una piccola passerella in legno delineava il percorso da seguire in quel labirinto di rami, muschio e nebbia.
Sembrava una di quelle foreste incantate di cui si narra nelle favole dove ragnatele giganti fermano minuscole goccioline d’acqua diventando ricami argentati che risplendono con la luce del sole. Incanto e paura, meraviglia e tensione sono svaniti dopo un’ora di passeggiata.

E’ stato come svegliarsi da uno strano sogno. Il mio bus è ripartito lentamente per tornare a valle e mentre ammiravo per l’ultima volta la sagoma del Doi Inthanon, nebbia e pioggerellina si sono diradate aprendo una finestra sul cielo azzurro dalla quale ho ammirato il confine fra la terra e l’immenso. 

Commenti:

  • 10 Febbraio 2017

    Le foto sono incantevoli – immagino sia stato davvero un bel e significativo viaggio!

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    • 10 Febbraio 2017

      Grazie mille 😊 si è stata una splendida avventura 😊

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  • 12 Febbraio 2017

    Ma non puoi portarmi con techiusa nella tua valigia? Spettacolo

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  • 13 Febbraio 2017

    Hope to see this place next time! Thank you for the beautiful tour and stories! 😍

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  • 14 Febbraio 2017

    Che spettacolo..immagino che sia un viaggio bello ricco di emozioni..complimenti per le foto, davvero molto belle

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    • 14 Febbraio 2017

      Ti ringrazio molto 😊 è stato un viaggio ricco di emozioni contrastanti, di paesaggi splendidi, di pioggia, sole ma soprattutto di sorrisi. Questo è ciò che mi ha insegnato la Thailandia: ogni avversità si può superare con un sorriso 😊

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  • 16 Febbraio 2017

    A queste altitudini non posso arrivare ma con la mente son salita con voi!

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  • 1 Marzo 2017

    Un posto meraviglioso e sono sempre più grata a wordpress perché mi permette di conoscere persone interessanti come te che fanno cose interessanti.
    Grazie per aver condiviso con noi le tue foto 🙂 Ciao!

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