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L’essenza dell’anima: viaggio nell’arte della profumeria con Mauro Malatini

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Il profumiere di Civitanova Marche svela l’unicità delle persone creando fragranze uniche come abiti sartoriali

C’è sempre qualcosa di ancestrale che ha a che fare con la percezione dell’odore: una suggestione, un sogno, un ricordo, un richiamo surreale dietro l’apparente normalità delle cose. Il profumo, inebriante e seducente, racconta la nostra personalità attraverso aromi unici e l’abilità di un bravo profumiere, sta proprio nel cogliere la nostra essenza per risvegliare l’arte di piacere e piacersi. Una capacità che Mauro Malatini, profumiere dell’anima, ha trasformato in un lavoro aprendo nella sua città, Civitanova Marche, la Bottega Malatini. Un laboratorio esperienziale in cui ogni persona può trovare la sua fragranza.

MAURO MALATINI: IL PROFUMIERE DELL’ANIMA

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Photo: Mauro Malatini- Bottega Malatini

Laureato in tecniche erboristiche alla facoltà di Farmacia di Perugia, una formazione legata al mondo olistico e diverse esperienze lavorative tra cui in una farmacia, Mauro Malatini si avvicina all’universo del profumo grazie a un corso sulla profumeria naturale e a un ricordo che emerge nitido dal suo passato.

«Ho tre primi ricordi olfattivi– racconta- Il primo è l’odore della lavanderia del convento delle suore dove accompagnavo mia nonna in visita a sua sorella, una suora laica. Il secondo è quello dei pomodori arrosto sulla graticola che mi preparava nonna da bambino, ma l’odore cui sono più legato è quello dei cosmetici di mia madre: Dior e Yves Saint Laurent. Fragranze particolari che mi ricordano accoglienza e ascolto. Mia madre, infatti, insegnante con tre figli, era sempre dinamica e tra i preziosi momenti in cui potevo trascorrere del tempo con lei c’era proprio quello in cui si truccava davanti allo specchio mentre io le raccontavo le mie giornate».

Per Mauro Malatini, ogni luogo ha un suo profumo e i viaggi sono una fonte di ispirazione e ricordi: «Siviglia per me ha il profumo della zagara, il fiore d’arancio. Lo amo particolarmente in quanto sin dall’antichità era un’essenza usata come afrodisiaco ed ha un valore mistico, magico ed esoterico. A Mykonos, invece, hanno degli incensi particolari, molto aromatizzati. Il mio ricordo dell’isola greca è legato a quell’odore. L’incenso ha un messaggio olfattivo potente che parla di spiritualità e di andare oltre la materia. Non a caso da sempre è usato sia per scopi medicinali sia devozionali. Per me, però, l’incenso rappresenta la libertà di conoscermi veramente, liberare la mia personalità ed esprimermi».

LA BOTTEGA MALATINI

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Photo: Mauro Malatini-bottega Malatini

L’obiettivo di catturare il Profumo dell’Anima di ciascuno è stata trasformata da Mauro Malatini nella capacità di tradurre sogni e realtà in fragranze uniche. Nella sua Bottega, infatti, è possibile fare un percorso sensoriale personalizzato dedicato alla scoperta di sé, al benessere e all’individuazione della fragranza perfetta che custodisce gli elementi distintivi della nostra identità in un’armonia di note olfattive selezionate durante la seduta.

«Ogni incontro è diverso perché basato sul carattere del cliente e sulle sue scelte- spiega il profumiere- Inizio facendo accomodare la persona davanti allo specchio e, facendole domande importanti sulla sua vita, inizio a conoscerla meglio presentandole anche diverse fragranze. La scelta delle essenze è fondamentale per comporre il proprio profumo dell’anima. Ogni fragranza viene poi provata sulla pelle e aggiustata nelle sue note come se fosse un abito sartoriale. Ogni profumo è fatto esclusivamente per la persona che lo crea insieme a me sulla base della sua identità che è unica e autentica».

A TAVOLA CON IL PROFUMIERE: LE FOOD EXPERIENCE DI MAURO MALATINI

L’arte del profumo non conosce confini e dalla collaborazione del profumiere con chef professionisti sono nate food experience uniche, pensate per guidare gli invitati in un viaggio multisensoriale tra sapori, odori e storie capaci di stimolare i sensi anche a tavola.

La sinergia con l’imprenditrice turistica Emanuela Leli, proprietaria del Ristorante Hotel La Capanna a Pintura di Bolognola e il suo staff, ha ispirato “Il Bosco dei Sensi. Viaggio sensoriale nel bosco senza tempo”. Una serata conviviale in cui Mauro Malatini ha proposto una cena dedicata ai profumi, agli odori e ai sapori dei boschi dei monti Sibillini. Il menù studiato per la serata insieme al giovane chef del ristorante La Capanna, ha fatto sperimentare ai commensali una combinazione di gusti e profumi naturali che richiamavano alla memoria una passeggiata nel bosco nei mesi autunnali.

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Mauro Malatini-cena sensoriale. Photo Sara Panizzon

LA SINDROME DI PROUST

Ricordare vividamente un’esperienza dopo aver avvertito un determinato odore, infatti, è un fenomeno comune e affascinante definito la “Sindrome di Proust”.
L’origine del nome deriva dal celebre scrittore Marcel Proust autore de “Alla ricerca del tempo perduto”. Il primo che descrisse un evento simile. Sebbene l’olfatto sia il più enigmatico dei sensi, è quello che incide di più sul nostro inconscio stimolando ricordi ed emozioni. Stimolando la memoria olfattiva, infatti, si risveglia il nostro io.

LE NOTE OLFATTIVE

«Un profumo può accogliere in sé diverse quantità delle materie di base e creare note profumate differenti- spiega Mauro Malatini-. Le nuances del profumo possono essere fiorite/femminili, mascoline, orientali, fruttate, velate, agrumate o classiche/eleganti».
In particolare quando proviamo un profumo sulla nostra pelle possiamo annusarlo in momenti differenti grazie ai quali possiamo riconoscere tre tipi di note olfattive:

  • La nota di testa (o nota capitale) si percepisce subito dopo l’applicazione del profumo sulla pelle. Questa nota è più intensa delle altre e viene impressa per mezzo di sostanze profumate leggere e passeggere. Per questo motivo è necessario testare il profumo sulla pelle per qualche ora per poter percepire anche la nota emozionale.
  • La nota di cuore si può percepire nelle ore che seguono la scomparsa della nota capitale.
  • La nota di fondo è l’ultima parte del processo e contiene elementi persistenti.
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Photo: Bottega Malatini

INTENSITÀ ED EFFETTI DEL PROFUMO

La scelta delle materie odorose e della loro concentrazione influenza sia l’intensità del profumo, sia il suo effetto. Perciò vengono distinte soglie differenti:

  • Soglia d’effetto: il corpo reagisce al profumo di un’intensità quasi impercettibile
  • Della percezione: si percepisce una certa aura, ma che non si sa definire
  • Soglia di riconoscimento: si riconosce il profumo e lo si sa definire
  • Del piacere: si percepisce l’intensità del profumo
  • Soglia dell’eccesso: il profumo ha una nota troppo forte e provoca una sensazione d’invadenza
  • Soglia di fuga: il profumo provoca una reazione di fuga

COME CONSERVARE I PROFUMI: I CONSIGLI DI MAURO MALATINI

I profumi possono essere conservati per lungo tempo in una stanza buia e fresca in modo che il profumo non venga alterato dalla luce, dall’umidità o dal calore. Se il profumo viene conservato troppo a lungo o in una sistemazione non adatta, può alterarsi in modo non piacevole.

Sara Panizzon – travel content writer di TripOrTrek

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