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Frontignano Art Walks: itinerario artistico nel Parco dei Monti Sibillini

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Frontignano Art Walks: itinerario artistico-culturale a Frontignano, in provincia di Macerata, con installazioni d’arte open air nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Frontignano Art Walks è un itinerario artistico-culturale che si svilupperà nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini a Frontignano, la frazione più alta del Comune di Ussita (MC). Uno degli epicentri dei terremoti del 2016 e 2017.

Attraverso arte, architettura e dialogo con la comunità locale, il progetto punta a favorire l’arrivo sul territorio di un turismo consapevole in grado di stimolare l’economia del luogo, ma anche la responsabilità ambientale e la destagionalizzazione.

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Frontignano Art Walks, Acqua Friddula, ph Mauro Pennacchietti

Realizzato da Orizzontale, collettivo di architetti specializzato nella progettazione di spazi pubblici relazionali, Frontignano Art Walks è ideato e curato da Sineglossa, organizzazione culturale che applica l’arte contemporanea per produrre modelli di sviluppo sostenibile ed è coordinato da C.A.S.A. – Cosa Accade Se Abitiamo, associazione di promozione sociale sul territorio di Ussita.

Tra i partners del progetto ci sono anche la società di Bologna BAM! Strategie Culturali,  il tour operator Go World, il Comune di Ussita, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l’Università di Camerino e il suo spin-off GeoMORE, specializzato nelle ricerche geologiche e sismologiche.

“Si doveva ricostituire un’intera comunità dopo gli eventi sismici che avevano sconvolto il territorio e abbiamo colto l’occasione per ripensare il vero senso del vivere la montagna” – racconta Federico Bomba, director di Sineglossa – “Frontignano Art Walks è la possibilità per chi esplora questi luoghi da nonturista di immaginarsi cosa significa vivere le Terre Alte, che hanno qualità molto specifiche rispetto a quello che significa vivere in qualsiasi altro contesto. Frontignano con le sue caratteristiche speciali ci ha fatto decidere fosse il luogo più giusto per ripensare le montagne e il modo per viverle in maniera autentica”.

Le opere d’arte di Frontignano Art Walks

Le opere di Frontignano Art Walks sono due installazioni artistico-architettoniche fisse e due mobili, ideate e realizzate nel corso dei laboratori che, da aprile 2022, hanno coinvolto architetti, comunità e maestranze locali, con il contributo della Sezione di Geologia dell’Università di Camerino, il Comune di Ussita, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e gli ospiti temporanei o in residenza nello spazio di C.A.S.A.

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Frontignano Art Walks, Fontanile, ph Mauro Pennacchietti

Ogni opera d’arte è realizzata privilegiando materiali ecosostenibili e di riciclo con un occhio di riguardo per le materie provenienti dal territorio. Le due installazioni d’arte mobili sono state costruite e fruite durante l’evento di presentazione del progetto il 15 ottobre, mentre le due fisse resteranno in loco per un anno e sono collegate tra loro da un itinerario percorribile a piedi.

Nonturismo e Abitare le Terre Alte

Tutto il progetto di Frontignano Art Walks si inserisce nel format Nonturismo, che promuove la valorizzazione dei territori facendo emergere l’identità dei luoghi attraverso confronti e relazioni tra le comunità che vi abitano e le persone che arrivano da fuori.

Protagoniste di questa riflessione sono le Terre Alte, vissute spesso come rifugio rispetto ai centri abitati e che invece, grazie alla loro storia e alle pratiche di convivenza, possono offrire delle prospettive inedite che danno spazio alla rinascita e a nuove visioni.

Capacità di reinventarsi, rapporto orizzontale con la natura, cura del territorio sono solo alcune delle incredibili Qualità dell’Abitare le Terre Alte. Nel format, infatti, si sono individuati 5 elementi chiave divenuti il punto di partenza per l’ideazione del progetto turistico e artistico: Maestria, Mobilità, Adattamento, Integrazione e Bellezza.

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Il percorso turistico

Fulcro del progetto è Frontignano, frazione di Ussita in provincia di Macerata nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini divenuto a partire dagli anni ‘60/’70 un noto comprensorio turistico di seconde case, villaggi residenziali e strutture ricettive legate agli impianti da sciistici. 

Tra il 2016 e il 2017 proprio qui ci fu uno degli epicentri dei terremoti che hanno scosso le Marche. Episodi in seguito ai quali solo una decina di persone hanno scelto di rimanere in paese tutto l’anno per vivere in virtù della Qualità dell’Abitare le Terre Alte che questo progetto vuole promuovere e far conoscere.

Il percorso di Frontignano Art Walks, inizia da Acqua Friddula. Nome con cui è conosciuto un punto panoramico affacciato sulla Val di Bove dove scorre un ruscello. L’installazione artistica omonima crea cinque sedute adagiate sul declivio, realizzate in ferro e legno, da cui è possibile vivere un’esperienza contemplativa nella natura.

Tra le case e la strada, invece, si trova una lingua di prato su cui sorge un fontanile in disuso che serviva per mandrie e pastori. Qui sorge “Fontanile” la seconda opera del percorso che desidera trasformare in un luogo pubblico quello che oggi è uno spazio abbandonato. Riportando l’acqua nel fontanile, il progetto turistico vuole favorire una nuova coabitazione tra tutti gli abitanti del bosco. Insetti, uccellini, piccoli mammiferi sono i destinatari principali di questa installazione. Qui possono abbeverarsi e riposare insieme agli esseri umani che invece trovano delle sedute in legno dove fermarsi per ammirare il paesaggio.

Poesie e performance artistiche

Oltre ad Acqua Friddula e Fontanile sono state realizzate altre due opere mobili presentate il 15 ottobre in occasione dell’inaugurazione del progetto. 

Nella giornata di presentazione è intervenuta la poetessa Renata Morresi che, partendo dalla raccolta “Terzo Paesaggio” scritta sul terremoto nel 2018 ha proposto un nuovo componimento poetico e riflessioni su un nuovo modo di abitare le montagne.

Inoltre sono state presentate “Aerocene”, sculture aerosolari in grado di librarsi in aria grazie al calore del Sole e alle radiazioni infrarosse della superficie della Terra. Il workshop, curato da Orizzontale ha poi coinvolto la comunità nella preparazione della scenografia necessaria per la perfomance di Effetto Larsen a cura di Matteo Lanfranchi, Beatrice Cevolani, Roberto Rettura, Martina Rosa.

La performance, infatti, ha coinvolto gli abitanti di Frontignano partendo proprio dal concetto di Terre Alte. Le loro storie sono diventate così simbolo della loro presenza nel territorio, contrapposta al passaggio effimero dei visitatori.

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