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Nasce il distretto turistico dei Monti Sibillini

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I comuni di Bolognola, Castelsantangelo Sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita si sono uniti nel distretto turistico dei Monti Sibillini.

Ripopolare i paesi montani per cambiare il volto del comprensorio dei Monti Sibillini e attirare nuovi turisti. È questo l’intento che ha portato alla nascita del nuovo Distretto turistico dei Monti Sibillini composto da otto Comuni dell’entroterra marchigiano riuniti in un unico ente.

Presentato nell’ultima edizione della BIT, Borsa Internazionale del turismo a Milano, il progetto turistico è siglato dai sindaci dei Comuni di Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, che hanno unito le forze per il bene del territorio.

L’obiettivo, infatti, è quello di passare da un turismo prettamente legato all’offerta del mare a due nuovi prodotti che guardano all’entroterra con una particolare attenzione verso lo sviluppo di attività e servizi per il turismo outdoor e della neve.

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Distretto turistico dei Monti Sibillini: la rinascita inizia dalle infrastrutture

Il comprensorio dei Monti Sibillini è una realtà che è stata messa a dura prova dagli eventi sismici del 2016. Per questo motivo, il rilancio dei suoi territori inizia con la realizzazione di nuove infrastrutture, moderne, efficienti ed ecosostenibili per dare nuovo impulso all’offerta turistica dell’intera Regione Marche.

L’obiettivo è consentire la fruizione dei luoghi durante tutto l’anno come spiega dall’assessore Guido Castelli, delegato alla ricostruzione, presente alla Bit di Milano.

“Le comunità hanno saputo individuare progettazioni strategiche con lungimiranza, ma anche con coraggio; infatti, le stesse richiedono una forte rete istituzionale per garantire i tempi rapidi che il fondo complementare impone”.

I nuovi progetti per la valorizzazione del territorio

Grazie alle risorse stanziante nel CIS Sisma e nel Fondo Complementare PNRR Sismi, che faranno ricadere nelle Marche più di 800 milioni di investimenti, i Comuni stanno avviando con la Regione Marche un processo di ammodernamento degli impianti di risalita e dei rifugi dell’alta montagna per un valore di 58 milioni di euro. A questi fondi si aggiungono importanti risorse stanziate per intensificare il cluster delle attività outdoor, come sentieri e cammini.

Non solo, oltre al fondo complementare e al PNRR nazionale, i Comuni sono chiamati ad una nuova fase di progettazione di piani di rigenerazione urbana e opere pubbliche nell’area del cratere per implementare sia la ricostruzione fisica che quella socioeconomica.

Le potenzialità future del Distretto turistico dei Monti Sibillini

Nel corso della Bit, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, ha presentato uno studio di marketing delineando le potenzialità del Distretto turistico dei Monti Sibillini. La ricerca ha rilevato dati interessanti su come le diverse fasce di età della popolazione associa al concetto di “Montagna” l’idea di un luogo vitale e dinamico (più del 70% del campione), in grado di innalzare il benessere fisico e mentale (circa il 94%) nonché un posto ideale in cui realizzare nuovi progetti di vita (riscontro dato dal 68,2% del campione avente tra i 30-50 anni, con un picco del 71,8% per gli over 50), grazie alla percezione di avere in quei luoghi relazioni personali più autentiche, una maggiore attenzione all’ambiente e alla possibilità di mangiare sano e bene.

Lo studio, inoltre, ha evidenziato come la costruzione di un prodotto turistico dedicato ai Monti Sibillini, di qualità ed intersettoriale, ricco di servizi ed attento all’ambiente, può far diventare l’insieme di questi territori la “nuova Livigno”.

Il progetto, infatti, può innescare investimenti in grado di attivare leve che contribuiscono sia a destagionalizzare l’offerta turistica, rendendo il comprensorio attrattivo tutto l’anno, ma soprattutto a ripopolare le aree interne, abbassando l’età media dei residenti ed innalzando l’indice di natalità. Dati che fanno ben sperare sul futuro di questi territori e sulla loro valorizzazione.

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