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Salento on the bus

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Romano Battaglia scriveva “Credo che serva tanto coraggio per proseguire, cadere, rialzarsi e andare avanti. In fondo ciò che conta non è la meta, ma il viaggio stesso, gli incontri, le esperienze che facciamo vivere per imparare a vivere. Nella gioia e nel dolore questa vita vale la pena di viverla”.

Il mio ultimo anno è stato così: coraggioso. Sono caduta, mi sono rialzata e sono andata avanti trovando nei viaggi sempre una nuova lezione di vita.
Salento on the bus è nato dalla voglia di scoprire la Puglia lentamente. Girandola con i mezzi pubblici, con tutti i pro e i contro del caso. Appena arrivata a Lecce, camminando fra le sue vie circondata da nuovi sorrisi, ho capito che tutta la strada fatta fino ad oggi è servita per arrivare ad un momento chiamato felicità.

Uno degli attimi di felicità: ammirare Polignano a mare @triportrek

La bellezza di questo viaggio è stata la libertà di scegliere, giorno dopo giorno, dove andare e cosa vedere. Ho ammirato paesaggi bellissimi dal finestrino di autobus e treni.
Distese di ulivi, paesi assopiti nel caldo dell’estate dove la vita scorreva semplicemente ritrovandosi in piazza per un saluto e due parole, scogliere lambite dalle onde e scolpite dai venti, spiagge sabbiose baciate da un mare cristallino.
Ho percorso più di 300 km, preso più di dieci autobus e sei treni tracciando la mia personale rotta alla scoperta di questa Regione italiana. In sette giorni ho visitato Lecce, Otranto, Gallipoli, Porto Cesareo, Ostuni, Polignano a Mare e Bari.
Città diverse fra loro di cui vi racconterò storia ed esperienze nei prossimi racconti di viaggio.

L’itinerario svolto in una settimana di viaggio @triportrek. Mappa: Google Maps

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