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Cantina Ongaresca: una storia di vino e passione per la natura

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Cantina Ongaresca a Costabissara: 64 ettari di vigneto, prati e bosco a soli 5 km da Vicenza. Il progetto vitivinicolo delle famiglie Sinico e Traverso unisce la passione per il vino al rispetto del territorio.

Cantina Ongaresca è il sogno, divenuto realtà, di due imprenditori amanti del buon vivere e della natura. Un’avventura iniziata nel 1995 quando Sergio Traverso e Lorenzo Sinico acquistano un terreno in via San Zeno a Costabissara, paese in provincia di Vicenza, per aprire un allevamento di cavalli Quarter Horse e un prestigioso maneggio ai piedi della boscosa collina Ongaresca.

Un’oasi verde a solo 5 km dal capoluogo Berico con sentieri percorribili a piedi, mountain bike e a cavallo, ma anche un luogo di tradizioni contadine che i due imprenditori scelgono di valorizzare acquistando, tra il 2008 e il 2009, i vigneti che circondano le stalle per avviare, nel 2010, un nuovo progetto vitivinicolo insieme all’enologo Giuseppe Carcereri De Prati.

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Cantina Ongaresca Showroom. Photo Sara Panizzon- TripOrTrek

LA FILOSOFIA DI CANTINA ONGARESCA

“Quando abbiamo acquisito la proprietà e abbiamo trovato le vigne- racconta Sergio Traverso- Io il mio socio ci siamo guardati e abbiamo detto “cosa facciamo le tagliamo o ci facciamo del vino?”. Questa avventura è nata così: per passione. È la nostra interpretazione del buon vivere, da condividere con gli affetti più cari, gli amici e con chi cerca un luogo di svago a contatto con la natura”.

Il proprietario prosegue: “Nel nostro percorso di recupero dei vigneti abbiamo avuto la fortuna di trovare l’enologo Giuseppe Carcereri De Prati che ha saputo interpretare e rispettare non solo le caratteristiche e l’identità del territorio, ma anche le nostre idee”.

La passione per la natura e gli animali dei proprietari, infatti, hanno contribuito ad un approccio ecosostenibile al mondo enologico. In quest’ottica Cantina Ongaresca ha rinunciato a produzioni abbondanti puntando sull’elaborazione di vini di qualità che rispecchino i gusti e le personalità dei suoi fondatori, convertendosi al biologico.

IL TERRITORIO

“Cerchiamo di dare espressione al territorio e ad ogni singola vendemmia- spiega l’enologo Giuseppe Carcereri De Prati- Il lavoro principale è la campagna, il vigneto. Tutto ha inizio da lì, non dalle attività che si possono svolgere in cantina. Un’uva sana, raccolta al momento opportuno rigorosamente a mano, in cassette dai 5 ad un massimo di 25Kg, è il nostro obiettivo per ridurre al minimo il processo di vinificazione. Cerchiamo di ottenere vini puliti, netti al palato, distintivi”.

Con una superficie vitata di 11 ettari, ad un’altitudine che varia dai 180 ai 240 mt slm, l’azienda si dedica alla coltivazione di Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon, Merlot e Pinot Nero. La tenuta, infatti, si trova nell’ultima propaggine della Lessinia vicentina. Suoli che hanno vissuto il succedersi di ere, diversità di clima, presenza e scomparsa del mare. Tutti fattori che hanno contribuito alla ricchezza del terreno odierno.

“I suoli di Ongaresca- prosegue l’enologo- oggi presentano una fertilità equilibrata, sostenuta da una grande capacità di trattenere l’acqua. La tessitura è fine: le pietre, il limo, l’argilla e la sabbia sono ben bilanciate, soprattutto negli strati più profondi ed è lì che la vite attinge. Il calcare presente è evoluto e dona alle viti il calcio, sostanza che la pianta usa per inspessire la buccia degli acini”.

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I vini di Cantina Ongaresca. Photo Sara Panizzon- TripOrTrek

I VINI DI CANTINA ONGARESCA

Il vino diviene così espressione del territorio e dell’identità stessa di Cantina Ongaresca che si presenta ai consumatori con una gamma di prodotti che spazia dalle Doc e Igt, come ad esempio il Pinot Nero Igt, alle bollicine come il Pas Dosè Ongaresca Metodo Classico (70% Chardonnay 30% Pinot Nero, metodo classico 36 mesi) e il Brut Menà Ongaresca Metodo Classico (80% Pinot Nero 20% Chardonnay, affinato in bottiglia su lieviti per circa 24 mesi).

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I proprietari di Cantina Ongaresca

LE ETICHETTE

“Le etichette portano la firma dell’artista veronese Sandro Scevaroli- spiega Sergio Traverso – Ogni vino regala sensazioni uniche e diverse, ecco perché anche l’etichetta deve esprimere e trasportare l’unicità dei vini che rappresenta. Abbiamo voluto un etichetta in movimento con colori legati alla Terra, che spaziano dalle tonalità del rosso e del giallo delle nostre uve, al verde delle foglie dei vigneti con qualche filo d’oro come il Sole. La gradazione cromatica cambia a seconda delle tipologie, il disegno rimane lo stesso: tre cerchi. Per me quelli sono tre bicchieri visti dall’alto, ma anche l’obiettivo di arrivare, un giorno, a vincere l’omonimo e ambito premio”.

COSTA FABRICA 2019 I.G.T Veneto

Tra i vini di Cantina Ongaresca il consiglio, per avere un assaggio dell’identità del territorio e della personalità dei suoi fondatori, è di provare il Costa Fabrica.
Il suo nome, che richiama l’antico toponimo del paese di Costabissara, si deve all’intuizione creativa di Valentina Sinico, figlia del proprietario Lorenzo Sinico, che cura il marketing della Cantina e le sue wine experience comprensive di visite ai vigneti e degustazioni.

Il Costa Fabrica 2019 I.G.T Veneto nasce da uve di Pinot Grigio 70% e Chardonnay 30%. Il colore è giallo paglierino intenso con sfumatura leggermente ramata. Il profumo è aromatico con una piacevole nota di frutta bianca e tropicale. Il sapore è fragrante, minerale, ampio, lungo con una netta sensazione finale di frutta esotica. Si abbina con primi piatti anche di forti sapori, secondi piatti di carne bianca, piatti a base di pesce sia arrosti che salati. Va bene anche con crostacei, formaggi invecchiati e erborinati.

Un’esperienza sensoriale che va oltre il piacere di un bicchiere di buon vino e che racchiude in sé l’identità di un territorio e di una cantina la cui storia è tutta da scoprire.

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