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Qui Val di Fiastra: nasce un nuovo progetto di rigenerazione culturale nelle Marche

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Qui Val di Fiastra è il progetto vincitore del Bando PNRR Borghi con un finanziamento di oltre 2 milioni di euro. Tra le attività in programma: educazione al patrimonio, la creazione di un osservatorio del paesaggio e un’unità mobile per i servizi culturali sul territorio.

Qui Val di Fiastra è il nuovo progetto di rigenerazione culturale e sociale, a cura del laboratorio di ricerca e progettazione Inabita, vincitore del Bando PNRR Borghi del Ministero della Cultura. Unico nella provincia di Macerata e tra i primi in Italia, il progetto coinvolge i comuni di Ripe San Ginesio, Loro Piceno e Colmurano, e l’intero territorio della vallata del Fiastra, con i comuni di Urbisaglia, Sant’Angelo in Pontano e San Ginesio.

Qui Val di Fiastra: come è nato il progetto

Qui Val di Fiastra nasce con Borgofuturo – festival della Sostenibilità a misura di borgo nato nel 2010 a Ripe San Ginesio – e in particolare all’interno di Borgofuturo+, iniziativa realizzata nel biennio 2020-2022 attraverso un’azione coordinata tra l’omonima associazione, le amministrazioni della Val di Fiastra e i ricercatori e progettisti di Inabita, laboratorio di rigenerazione territoriale.

Attraverso Borgofuturo+ si è infatti avviato un processo di partecipazione condivisa tra le comunità del territorio, che hanno discusso e affrontato i temi della sostenibilità e della qualità della vita in maniera partecipata. All’iniziativa hanno collaborato oltre 100 realtà locali della vallata, e ne sono scaturite una serie di proposte finalizzate a favorire la rigenerazione locale, oggi alla base del progetto Qui Val di Fiastra.

Il processo culturale attivato e i risultati della partecipazione di Borgofuturo+ sono stati il presupposto per concorrere al bando PNRR Borghi, ed hanno rappresentato il valore aggiunto di Qui Val di Fiastra. La relazione tra i vari interlocutori e il rapporto di questi con il territorio hanno permesso di individuare un sistema di valori condivisi e quindi definire quali sono i bisogni, le difficoltà e le aspettative delle persone coinvolte in questo processo di rigenerazione culturale e sociale, siano essi residenti o turisti.

L’obiettivo del progetto di rigenerazione culturale

Qui Val di Fiastra si è aggiudicato il bando del Ministero della Cultura finalizzato a promuovere piani per la rigenerazione, la valorizzazione e la gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.

L’obiettivo del progetto è dunque quello di invertire la tendenza all’abbandono dei piccoli borghi attraverso la partecipazione attiva di chi abita i luoghi, le attivazioni culturali, la generazione di una consapevolezza ambientale e di opportunità occupazionali.

Paolo Teodori, Sindaco del Comune di Ripe San Ginesio capofila del progetto, afferma: “Qui Val di Fiastra rappresenta un punto di riferimento non solo per la sua portata culturale, ma anche per l’attenzione dedicata al sostegno alle imprese attraverso opportunità finanziarie concrete. Le risorse che stiamo introducendo sono fondamentali per rivitalizzare il territorio, le imprese e le associazioni no profit. Questo progetto è anche il frutto di un lungo percorso di esperienza sul campo fatta negli ultimi anni con il festival Borgofuturo”.

Il coordinatore del progetto Qui Val di Fiastra e co-fondatore di Inabita Matteo Giacomelli racconta: “Sono molto importanti i processi culturali dietro alla rigenerazione dei territori. Al contrario di tanti progetti pensati ad hoc per bandi e opportunità di finanziamento, questo progetto locale parte dalla visione e immaginario per il luogo, fondamentali specialmente per i territori interni, che ha preso forma concreta grazie a coinvolgimento e partecipazione. Qui Val di Fiastra è nato dall’attivismo di appassionati, artisti e ricercatori ambientali ma è riuscito ad arrivare fin qua perché ha saputo coinvolgere pezzi diversi di comunità”.

Gli interventi di rigenerazione culturale e sociale

Le richieste del bando Borghi PNRR sono state declinate in 15 interventi di rigenerazione e innovazione che hanno lo scopo di contrastare le principali criticità e vulnerabilità della vallata.

Un’azione congiunta sul territorio che prevede, in primo luogo, l’attivazione di quattro spazi fisici destinati alla conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio locale immateriale, delle tradizioni produttive e artigianali e dei saperi del territorio. Strutture inclusive votate a un’azione perlopiù educativa-assistenziale e di apprendimento, promotrici di un costante dialogo intergenerazionale.

A ciò si aggiungono delle infrastrutture territoriali, in particolare la creazione dell’unità mobile “Errante” che supporterà le attività socioculturali della vallata e della regione Marche, che verrà messa a disposizione di tutte le associazioni e realtà culturali che vorranno utilizzarla, e l’implementazione dell’Anello del Fiastra, un percorso di trekking culturale, di mobilità lenta e conoscenza territoriale che tocca i sei centri storici della Val di Fiastra.

Alle infrastrutture territoriali si affiancano quelle immateriali, con la messa a punto di sistemi digitali e gestionali capaci di mettere in relazione luoghi e utenti della vallata. In particolare, la sperimentazione di un ecosistema di vallata che mira all’integrazione di servizi diversi in un’unica piattaforma per abitanti e visitatori e una rete museale per coordinare la gestione dei piccoli spazi museali locali.

Infine, gli interventi di progetto verranno promossi attraverso l’attivazione di residenze artistiche ed eventi culturali nei diversi borghi, a cui si aggiungono attività formative che puntino alla riconnessione dei più giovani con il territorio attraverso l’apprendimento di valori, pratiche e conoscenze che ne garantiscano la valorizzazione e la preservazione nel tempo.
Infine, un film documentario racconterà la storia di Borgofuturo, associazione e movimento che ha dato origine al progetto Qui Val di Fiastra.

La collaborazione con scuole e Università

Il progetto è realizzato con la collaborazione di tre università italiane. In particolare il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna supporterà lo sviluppo di un Osservatorio del Paesaggio dove sono previste azioni di mappatura paesaggistica, in sinergia con la governance territoriale e l’apertura di uno sportello di cittadinanza. Attività di educazione al patrimonio e al territorio con le scuole della vallata saranno co-progettate con l’Università di Macerata, dipartimento di Studi Umanistici. Infine la Scuola di Architettura dell’Università di Camerino collaborerà con una rete di oltre venti associazioni della Regione Marche per la progettazione e costruzione di Errante, un’Unità Mobile per i servizi socio-culturali in vallata.

Progetto Finanziato a Next Generation EU
PNRR M1C3 “Attrattività dei Borghi Storici”

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