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Arte Laguna Prize in mostra all’Arsenale di Venezia

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Per festeggiare il 15° anniversario la mostra collettiva di Arte Laguna Prize torna negli spazi dell’Arsenale Nord di Venezia fino al 21 novembre

Una celebrazione dell’arte e della creatività che guarda al futuro. La mostra collettiva di Arte Laguna Prize torna negli spazi dell’Arsenale Nord di Venezia dal 3 ottobre al 21 novembre 2021, con un’edizione speciale che presenta i finalisti della 14^ e 15^ edizione insieme.

Un grande evento con 240 opere provenienti da tutto il mondo in 4.000 mq di spazio espositivo per festeggiare i 15 anni di Arte Laguna Prize, fondato nel 2006 dall’Associazione Culturale MoCA di Venezia.

L’esposizione, curata a quattro mani da Igor Zanti e Matteo Galbiati, si snoda in un percorso emozionante che unisce le opere selezionate dalla giuria di esperti tra le oltre 22.000 partecipanti.

“Questa mostra inevitabilmente sarà, per le opere concepite ed immaginate in anni così vicini, ma straordinariamente lontani per tutto quello che è successo nel frattempo, un ideale ponte tra due epoche. Segnerà il confine tra due mondi, tra due modi di pensare e di vedere la realtà”

Igor Zanti

I 240 artisti esporranno opere di pittura, arte fotografica, scultura ed installazione, video arte e cortometraggi, performance, arte virtuale, grafica digitale, arte ambientale, arte urbana e design.

Una panoramica sull’arte contemporanea internazionale che animerà l’autunno veneziano grazie anche ad un fitto programma di visite guidate e talk di approfondimento su arte e sostenibilità, il rapporto tra creatività e impresa, l’heritage marketing e le gallerie 3d, la storia di Venezia e l’Arsenale, il mercato dell’arte e molto altro.

“Una doppia edizione” continua Matteo Galbiati “che unisce un ante quem e un post quem mettendo in evidenza la differenza di prospettive e di riflessioni che sono state osservate dagli artisti prima e dopo la pandemia”.

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ARTE LAGUNA PRIZE: GLI ARTISTI PREMIATI

La giuria internazionale ha premiato l’artista spagnola Belén Mazuecos (Spagna, 1978) con l’opera Fragile artist: Handle with care II (2017). L’opera è stata scelta per il suo approccio contemporaneo e rappresenta le difficoltà di essere un artista, soprattutto al giorno d’oggi.

L’israeliano Moshe Vollach (Israele, 1958) con il suo progetto di arte ambientale 31 cubes (2016) è stato premiato per il suo approccio ossimorico verso la land art, che ha dato vita ad un’opera poetica, basata sull’idea di contrasto e su come gli elementi naturali possano lavorare insieme per trasformare l’opera d’arte. Una stringa di 61 cubi di ghiaccio di dimensioni identiche posti nel deserto in una calda giornata estiva, di cui viene documentato lo scioglimento. L’opera indaga il rapporto tra spazio e materia, trattando temi come il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacci e la desertificazione.

Il film di animazione Cloud of the Unknown (2019) dell’artista cinese Gao Yuan (Cina, 1986) è stato scelto per l’abilità dell’artista nello sfruttare le nuove tecnologie per creare un’estetica e uno stile che hanno grande bellezza e inventiva. Attraverso l’animazione dei fotogrammi dipinti a mano dall’artista stessa, viene messa in scena un’opera dal forte sapore esistenziale che riflette sulla natura dello stare al mondo.

La giuria ha premiato anche Frankenstein’s Bride (2013) del designer sloveno Primoz Jeza (Slovenia, 1968). Frankenstein’s Bride è uno spazio di lavoro versatile e modulare composto da diversi elementi cromatici, un tavolo contemporaneo che può essere adattato per ogni situazione della vita reale.

Il giovane performer italiano Leonardo Sinopoli (Italia, 1998) è stato premiato per aver realizzato l’opera 331, Say their Names (2020). una potente dichiarazione performativa che commemora la morte violenta dei tanti membri della comunità Transgeder in tutto il mondo. Sinopoli scrive lettera per lettera i loro nomi ricordando anche quelli i cui nomi rimangono sconosciuti. L’artista ha memorizzato i nomi delle persone e le date del loro assassinio prima che la tela bianca venga trasformata in un memoriale da un rituale performativo. Il lavoro ci chiama a difendere i diritti delle persone transgender.

Per aver saputo coniugare, nell’opera presentata, temi ecologici e ambientali tra i piú urgenti nella nostra contemporaneità e una riflessione sul fare pittorico, il tema della variazione e le possibilità fornite dai materiali, la giuria ha scelto di premiare Drawings from a liquified forest dell’artista polacco Witold Riedl (Polonia, 1969).

L’artista statunitense Samuelle Green (Stati Uniti, 1976) ha ricevuto un premio per la sua opera Manifestation 7 per la forza di una scultura che sa adattarsi sempre allo spazio. Come un organismo cresce e si sviluppa modellando sé stessa e il luogo in cui si inserisce. Composta da una ripetizione di elementi, rigenera a nuova vita anche i materiali di cui si compone.

Infine, nel corso della serata di inaugurazione della mostra sono stati premiati anche i 42 artisti scelti dai partner internazionali di Arte Laguna Prize per i premi speciali (residenze d’arte, mostre in gallerie, collaborazioni con aziende).

ARTE LAGUNA PRIZE: LE OPERE DI HENRY LE

La mostra di Arte Laguna Prize sarà un appuntamento a cui non mancare anche per scoprire le opere di Henry Le, artista vietnamita che l’associazione culturale MoCA porta a Venezia per la prima volta.

La mostra personale Soul Energy curata da Chiara Canali e allestita dal 3 al 12 ottobre alla Tesa 99 dell’Arsenale Nord sarà una retrospettiva in cui l’artista porta in scena una serie di dipinti su larga scala e maestose sculture che rievocano la sua terra d’origine e rispecchiano la sua personale ricerca artistica.

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