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Cittaslow promuove due nuovi progetti: CamminoSlow e CittaSlowBee

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Cittaslow, associazione che raggruppa 88 comuni in Italia e 300 città nel mondo, promuove due nuovi progetti:  CamminoSlow e CittaslowBee.

Lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità e cultura, giustizia sociale. Sono alcuni dei principi guida di Cittaslow, associazione che raggruppa piccoli comuni e città, fondata nel 1999 a Orvieto su iniziativa di Paolo Saturnini, allora sindaco di Greve in Chianti (FI), insieme ad altri tre sindaci di Bra (CN), Orvieto (TR) e Positano (SA).

L’associazione oggi conta 88 comuni italiani distribuiti su tutta la penisola. 31 fra Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria; 40 tra Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo; 17 tra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. A livello internazionale, sono ben 300 le città che hanno aderito a Cittaslow, distribuite in 33 Paesi. La maggior parte in Europa, ma anche in Canada, Usa, Brasile e Colombia, Sudafrica e Mozambico, Australia, Cina, Taiwan, Giappone e Sud Corea.

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L’Obiettivo di Cittaslow

L’obiettivo delle Città del Buon Vivere, il cui slogan è “innovation by tradition”, è quello di preservare lo spirito della comunità, trasmettendo memoria e conoscenza alle nuove generazioni, per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale. Ma anche promuovere e applicare innovazione tecnologica, di sistema e gestione, a favore della sostenibilità.

Oggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 300 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza, che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta.

I valori dell’associazione

I valori che animano e motivano le Cittaslow sono diversi, ma si possono riassumere in alcuni principi guida che sono alla base del movimento.

  • Il primo di questi è la lentezza positiva, che significa riappropriarsi del tempo necessario per crescere, socializzare, apprezzare la cultura, la natura e il cibo locale salutare, rispettando i ritmi naturali di ogni essere vivente. Mettere insieme progresso e buon vivere è una necessità che passa attraverso un cambiamento nei comportamenti di produzione e consumo.
  • Il secondo principio: l’economia circolare. Se “estrarre, produrre, utilizzare e gettare” rappresenta lo schema tradizionale, questo nuovo modello implica condivisione, riutilizzo, riparazione, riciclo dei materiali per allungare il ciclo di vita dei prodotti, ridurre i rifiuti e generare ulteriore valore. Azioni concrete da mettere in campo insieme a imprenditori, contadini, pescatori, artigiani e cittadini.
  • La resilienza, rappresenta il terzo principio di Cittaslow. “Mettere in valore quello che si è e quello che si ha, senza autodistruggersi”: è uno dei cardini del movimento, un vero e proprio programma per il presente e il futuro.
  • Quarto principio: la sostenibilità e la cultura. Valorizzare il patrimonio locale, utilizzare le risorse sociali, promuovere azioni di inclusione e di responsabilità condivisa.
  • Infine il quinto principio è quello della giustizia sociale. In un mondo globalizzato e interconnesso, come quello in cui viviamo, non c’è futuro di qualità se non garantendo convivenza civile e pace tra i popoli. Non c’è prosperità se non è per tutti.

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Cammini e api: i progetti di Cittaslow

Il movimento Cittaslow propone diverse azioni che incidono sulla qualità della vita dei residenti e sulle esperienze dei viaggiatori -turisti. Il “tavolo dei progetti” spazia dalle iniziative con le scuole, all’agricoltura bioecologica, dall’artigianato d’arte e di funzione alla rigenerazione forestale per mitigare i cambiamenti climatici, dalla mobilità dolce alle “Stazioni slow”. Si tratta di strumenti concreti che hanno come obiettivo principale quello di avvicinare le persone alla filosofia delle Città del buon vivere.

Uno di questi è “Cammino Slow”, che per la rete internazionale diventa “Cittaslow Trial”: vacanze camminando sui sentieri delle Cittaslow in tutto il mondo. Escursioni e trekking, cammini lungo le antiche vie, nordic walking, mountain bike ed equiturismo, skyrunning e passeggiate meditative. Sono tutte esperienze all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale, che mettono insieme turismo, lentezza e territorio e che permettono di scoprire, attraverso il circuito, ambienti sconosciuti e di pregio, paesaggi tra i più interessanti.

In maggio, in occasione della Giornata mondiale dedicata alle api, i comuni Cittaslow propongono “CittaslowBee”, una serie di iniziative per valorizzare il lavoro prezioso di questo insetto, responsabile dell’impollinazione dell’80% delle piante a fiore. Il progetto è un’occasione per approfondire anche il concetto di biodiversità attraverso best practice condivise.

Infine “Cittaslow Plastic Free”, progetto per ridurre l’utilizzo della plastica, incentivare l’uso dell’acqua pubblica e di stoviglie riciclabili negli eventi cittadini e il “Mercato Cittaslow” nel luogo simbolo di ogni comunità: la piazza, punto di incontro fra produttore e consumatore a livello locale, per promuovere le produzioni agroalimentari e artigiane tipiche del territorio. Progetti dall’ approccio sostenibile, lento, in armonia con l’ambiente naturale che compone i nostri territori.

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